Cassa forense avvocati: quali sono gli adempimenti fiscali dell’avvocato
Chi esercita la professione dell'avvocato deve essere iscritto alla Cassa Forense. Vediamo come funziona, chi ha l'obbligo di iscriversi (e chi no), quali sono i contributi da versare e le scadenze.
- La Cassa Forense è la cassa di previdenza degli avvocati.
- L’iscrizione all’albo per gli avvocati è obbligatoria, mentre l’iscrizione alla Cassa Forense può essere obbligatoria o facoltativa.
- Gli iscritti alla Cassa Forense beneficiano di molteplici agevolazioni fiscali, soprattutto nei primi anni.
La Cassa Forense prevede, per il 2024, nuovi contributi minimi da versare. Si tratta di un ente previdenziale a cui gli avvocati sono, talvolta, tenuti a iscriversi. Anche i praticanti avvocato possono iscriversi, ma in questo caso l’iscrizione è sempre facoltativa e mai obbligatoria.
Come diversi altri istituti, la Cassa Forense ha un sito internet che consente di svolgere molteplici operazioni necessarie per la vita quotidiana e lavorativa.
Di seguito sarà presentato il dettaglio relativo al funzionamento della Cassa Forense in Italia e agli adempimenti fiscali che tutti gli avvocati operanti nel nostro Paese sono tenuti a rispettare.
- Cassa Forense: cos’è
- Cassa Forense: come funziona l’iscrizione
- Cassa forense: iscrizione obbligatoria
- Cassa forense: iscrizione facoltativa
- Cassa Forense: posizione personale
- Cancellazione Cassa Forense
- Cassa Forense: contributi minimi 2024
- Previdenza avvocati: novità 2024
- Cassa Forense: telefono e contatti
Cassa Forense: cos’è
La Cassa Forense – la cui denominazione completa è Cassa nazionale di previdenza e assistenza forense – è l’ente previdenziale al quale gli avvocati italiani iscritti agli Albi forensi devono essere obbligatoriamente assicurati. La funzione della Cassa Forense è quella di fornire ogni forma di tutela previdenziale e assistenziale ai professionisti che vi sono iscritti.
La Cassa Forense è stata istituita in Italia con la legge 8 gennaio 1952, n. 6: è stata privatizzata negli anni 1993-1994, con la legge 24 dicembre 1993, n. 537, il d.lgs. 30 giugno 1994, n. 509 e più di recente con la legge 31 dicembre 2012, n. 2473.
Ha valore legale di fondazione con personalità giuridica di diritto privato. Ha sede a Roma, in via G.G. Belli n.5, un sito web ufficiale, cassaforense.it, e una PEC: istituzionale@cert.cassaforense.it. La Cassa Forense è autonoma dal punto di vista regolamentare e gestionale ed è sottoposta alla Vigilanza:
- del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali;
- del Ministero dell’Economia e delle Finanze;
- del Ministero della Giustizia.
Puoi approfondire l’argomento leggendo anche: Riforma delle previdenza forense: come cambieranno le pensioni degli avvocati
Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato
- +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
- Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
- Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere
Cassa Forense: come funziona l’iscrizione
La Nuova disciplina dell’ordinamento della professione forense, ovvero la legge n.247 del 31 dicembre 2012, in vigore dal 2 febbraio 2013, ha stabilito che l’iscrizione a un Albo Forense comporti la contestuale iscrizione alla Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense. È stato inoltre previsto che non è consentita l’iscrizione ad altra forma di previdenza, se non su base volontaria e non alternativa alla Casse Forense.
Nella pratica:
- prima il regime di iscrizione era sottoposto all’accertamento delle condizioni di reddito o di effettività per l’esercizio della professione;
- a partire dal 2014, l’iscrizione alla Cassa Forense deriva in modo automatico dalla semplice iscrizione a un Albo Forense.
In base a quanto previsto dal regolamento, l’iscrizione alla Cassa Forense può essere obbligatoria oppure facoltativa, in relazione al tipo di soggetto. Vediamo di seguito qual è la differenza tra le due tipologie di iscrizione.
LEGGI ANCHE Come diventare avvocato in Italia
Cassa forense: iscrizione obbligatoria
Ai sensi dell’articolo 1 del Regolamento di attuazione dell’articolo 21, L. 247/2012, l’iscrizione alla Cassa Forense è obbligatoria per i seguenti professionisti:
- gli avvocati iscritti agli Albi professionali forensi;
- gli avvocati iscritti agli Albi Forensi, contemporaneamente iscritti in altri Albi professionali nel caso in cui non abbiano esercitato il diritto di opzione presso un’altra gestione prima dell’entrata in vigore della legge 247 del 2012;
- gli iscritti agli Albi Forensi che esercitano la funziona di giudice di pace, giudice onorario di tribunale e di sostituto procuratore onorario di udienza.
I professionisti iscritti a un Albo Forense, che esercitano la professione in un altro Stato membro dell’Unione Europea, sono soggetti all’applicazione dei Regolamenti Comunitari n. 883/2004 e 987/2009. In questo caso l’iscrizione avviene su delibera da parte della Giunta Esecutiva della Cassa Forense e non è pertanto necessario dover inviare la domanda.
LEGGI ANCHE A quanto ammonta la pensione con 10 anni di contributi?
Cassa forense: iscrizione facoltativa
Ai sensi dell’articolo 5 del Regolamento di attuazione dell’articolo 21, L. 247/2012, l’iscrizione alla Cassa Forense risulta invece facoltativa per gli iscritti al Registro dei praticanti.
La richiesta di iscrizione può riguardare tutti gli anni in cui si è iscritti nel registro dei praticanti, a partire da quello in cui è stata conseguita la Laurea, ma fatta eccezione per quelli in cui il praticamente ha svolto per più di sei mesi un tirocinio in concomitanza a un’attività di lavoro subordinato.
Il praticante iscritto sarà tenuto a versare i contributi relativi agli anni oggetto di iscrizione, entro 6 mesi dalla comunicazione dell’onere, utilizzando l’apposito modulo scaricabile dal sito della Cassa Forense. Il modulo può essere inviato tramite PEC o raccomandata A/R, e pagato in un’unica soluzione oppure a rate, in tre anni di tempo.
LEGGI ANCHE Esame avvocato: come funziona
Primo istituto facoltativo
Sono due gli istituti facoltativi ai quali gli iscritti alla Cassa Forense possono aderire in fase di prima iscrizione.
Il primo è la Retrodatazione: consiste nella facoltà di poter richiedere, entro 6 mesi dalla comunicazione di iscrizione alla Cassa, la retrodatazione dell’iscrizione, con riferimento agli anni di praticantato:
- per un massimo di 5 anni a partire da quello in cui è stata conseguita la Laurea;
- ma fatta eccezione per quelli in cui il praticante ha svolto per più di sei mesi un tirocinio in concomitanza a un’attività di lavoro subordinato;
- tale richiesta può essere inviata online, tramite la sezione “istanze online”, sul sito della Cassa Forense.
Potrebbe interessarti anche Avvocato matrimonialista: cosa fa?
Secondo istituto facoltativo
Il secondo istitutivo facoltativo è rappresentato dall’iscrizione ultraquarantenni: consiste nella facoltà per gli avvocati che al momento dell’iscrizione hanno già compiuto quarant’anni, di richiedere che l’iscrizione sia avvenuta prima del 40° anno di età.
Possono inviare la richiesta:
- entro 6 mesi della ricezione della comunicazione di iscrizione alla Cassa;
- per via telematica, tramite la sezione “istanze online” del sito della Cassa Forense.
Per poter accedere a tale beneficio, è necessario sostenere il pagamento di una contribuzione speciale, che è pari al doppio dei contributi minimi, ovvero il soggettivo e l’integrativo.
LEGGI ANCHE Avvocato penalista: cosa fa, di cosa si occupa, quanto costa e come sceglierlo
Cassa Forense: posizione personale
Il login alla Cassa Forense può essere effettuato da tutti i professionisti tramite il percorso Accessi Riservati > Posizione Personale.
Potranno accedervi, tramite il codice meccanografico e il PIN:
- tutti gli Iscritti Cassa;
- i pensionati, anche se non più iscritti Cassa;
- i praticanti non ancora iscritti, ma censiti nell’archivio digitale grazie ai flussi telematici inoltrati dagli Ordini Forensi di appartenenza.
Sogni di fare l’avvocato? Allora leggi la nostra guida su Che tipo di avvocato vuoi diventare
Cancellazione Cassa Forense
L’art. 6 del Regolamento di attuazione dell’art. 21 della l. 247/2012 decreta la possibilità di potersi cancellare dalla Cassa forense: a seconda del soggetto la cancellazione avviene d’ufficio in base a modalità differenti.
Nello specifico:
- nel caso degli avvocati, la cancellazione viene disposta d’ufficio dalla Cassa Forense a partire dalla data di delibera di cancellazione da tutti gli Albi forensi o di sospensione dell’esercizio professionale;
- nel caso del praticante, la cancellazione viene disposta d’ufficio dalla Cassa Forense a partire dalla data di scadenza o di interruzione del periodo di pratica, alla quale non segue l’iscrizione all’Albo degli Avvocati.
Il praticante ha facoltà in presentare la domanda di cancellazione dalla Cassa Forense in qualsiasi momento, compilando un apposito modulo, che può essere inviato tramite PEC o raccomandata A/R. La cancellazione viene deliberata dalla Giunta Esecutiva della Cassa. In caso di cancellazione dalla Cassa, i contributi versati non sono rimborsabili, ad eccezione di quelli relativi ad anni di iscrizione dichiarati inefficaci.
Potrebbe interessarti anche Avvocati e pubblicità: cosa è possibile fare
Cassa Forense: contributi minimi 2024
Il contributo minimo per l’anno 2024 è di 3.185 euro, come deliberato dal Consiglio di Amministrazione di Cassa Forense. Il contributo può essere versato in rate:
- 1° rata – 29 febbraio 2024;
- 2° rata – 30 aprile 2024;
- 3° rata – 30 giugno 2024 (1° luglio 2024);
- 4° rata – 30 settembre 2024.
Le prime tre rate a titolo di acconto sono calcolate sulla base della contribuzione dell’anno 2023 non rivalutata. Per quanto riguarda, invece, la quarta rata, questa deve essere calcolata in base alla rivalutazione ISTAT del +5.4% e al contributo di maternità.
Annualmente, i contributi minimi sono aumentati in proporzione della variazione dell’indice citato per l’anno precedente, come previsto dall’art. 21 del Regolamento di Cassa forense.
LEGGI ANCHE Avvocato del lavoro: di cosa si occupa e cove trovarlo online
Esonero contributi avvocati
Il contributo non è dovuto:
- per il periodo di praticantato;
- per i primi 5 anni di iscrizione alla Cassa in costanza di iscrizione all’Albo
Per i successivi 4 anni è ridotto alla metà, se l’iscrizione è avvenuta in data anteriore al compimento dei 35 anni d’età. Il contributo di maternità viene riscosso invece in unica soluzione nella quarta rata dei contributi minimi fissata al 30 settembre.
A partire dal 22 febbraio 2024 è possibile generare e stampare i moduli di pagamento dei contributi minimi 2024 per le scadenze previste collegandosi al sito internet della Cassa Forense. Si dovrà accedere alla sezione Accessi riservati/posizione personale, utilizzando i codici personali PIN e meccanografico.
Ti consigliamo di leggere anche: In Italia ci sono troppi avvocati? Diminuisce il numero degli iscritti a Giurisprudenza
Previdenza avvocati: novità 2024
Per il 2024, ci sono importanti novità su cui dobbiamo soffermarci. Per i futuri iscritti, ad esempio, muta il sistema di individuazione dell’assegno previdenziale. Si applicherà il sistema di calcolo contributivo delle prestazioni in modo integrale.
Per gli avvocati con anzianità di iscrizione inferiore a 18 anni al 31/12/2023 si applicherà un sistema di calcolo “misto”, equivalente al contributivo pro-rata. Si applica, quindi, il sistema retributivo per gli anni antecedenti l’entrata in vigore della riforma. Per gli anni successivi, invece, si applica il sistema contributivo.
Per gli avvocati già iscritti, con un’anzianità di almeno 18 anni al 31/12/2023, invece, si provvede in ogni caso ad applicare l’attuale sistema retributivo. Tuttavia, si procede a modificare il coefficiente di rendimento per il calcolo della pensione da 1,40% a 1,30%, solo per gli anni successivi all’entrata in vigore della riforma.
L’aliquota del contributo soggettivo verrà modificata periodicamente, sarà innalzato di due punti percentuali in modo progressivo, ogni due anni. Al contrario. il contributo soggettivo minimo verrà ridotto da circa 3.000 euro attuali a 2.200 euro.
In tal modo si intende aiutare la fascia più debole dell’Avvocatura che, fino ad un reddito di € 17.324. Questa fascia può beneficiare di una effettiva riduzione della contribuzione dovuta rispetto alla normativa vigente.
Ti consigliamo anche di leggere: Responsabilità disciplinare degli avvocati: l’ignoranza della legge non è una scusa
Cassa Forense: telefono e contatti
La sede operativa della Cassa Forense è a Roma, in Via Giuseppe Gioachino Belli, 5. Il numero di telefono è lo 06 51.43.53.40, attivo:
- dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 19.00;
- il sabato dalle ore 8.00 alle ore 13.00
Per ricevere informazioni è possibile poi:
- la sessione Servizi Web – richiesta informazioni on line;
- su WhatsApp, tramite un canale disponibile alla sezione accesso riservato, dal lunedì al venerdì dalle ore 08.00 alle ore 19.00, e il sabato dalle ore 08.00 alle ore 13.00;
- tramite chat, attiva sul sito ufficiale della Cassa, alla stessa ora.
LEGGI ANCHE:
- Contributi di 20 anni: che pensione spetta?
- Pensione ai superstiti: cos’è
- Chi potrà andare in pensione nel 2023
- Come funziona Opzione donna 2023
Cassa Forense avvocati – Domande frequenti
La Cassa Forense è una fondazione con personalità giuridica di diritto privato che regola il trattamento previdenziale ed assistenziale degli avvocati. Tutti gli avvocati iscritti a un Albo forense sono obbligati a iscriversi alla Cassa.
Mentre in passato l’iscrizione alla Cassa Forense era determinata dall’accertamento delle condizioni reddituali o di effettività dell’esercizio della professione, dal 2014 l’iscrizione discende in modo automatico dalla semplice iscrizione a un Albo forense da parte dall’avvocato.
I contributi minimi da versare alla Cassa Forense sono il contributo minimo soggettivo, il contributo minimo integrativo e il contributo di maternità.
Il contributo minimo da versare alla Cassa Forense per l’anno 2024 è di 3.185 euro.
La Cassa forense operativa si trova a Roma in Via Giuseppe Gioachino Belli, 5. Il numero di telefono è lo 06 51.43.53.40
Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato
- +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
- Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
- Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere